La prevenzione

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La prevenzione è una sfida importante, si basa sulla valutazione psicopedagogica del bambino nei primi mesi e anni di vita e su percorsi mirati avviati in presenza di rischio di future difficoltà!
 

L'approccio della Psicopedagogia dello sviluppo dà un'importanza decisiva alla prevenzione, ... anzi ... per la Psicopedagogia dello sviluppo la prevenzione è la sfida del futuro!

Si è soliti approcciarsi ai disturbi che si manifestano nell'infanzia, a partire da una diagnosi, ovvero dal riconoscimento di gruppi di segni (sintomi) che vengono accomunati in sindromi, di cui si conosce il decorso e l'esito. La diagnosi, per essere certa, deve essere fatta a partire da un'età in cui i sintomi possano essere ben riconoscibili ed identificabili. Spesso le azioni psico-educative vengono iniziate a partire dalla diagnosi. In questo modo, si perdono i primi mesi ed anni di vita, quelli in cui c’è la massima plasticità cerebrale, quindi maggiori possibilità di recupero o addirittura di soluzione del problema.

I primi anni di vita sono invece fondamentali per lo sviluppo e per gli apprendimenti.  

Per garantire ad ogni bambino di poter sviluppare ogni sua potenzialità, è importante agire il prima possibile, a partire dai sospetti, senza aspettare una diagnosi.

Si consiglia che tutti i bambini, specialmente quelli a rischio di futuri disturbi, vengano attentamente valutati, in modo particolare nei periodi cruciali per lo sviluppo e gli apprendimenti. Qualora il bambino presenti qualche segnale di sospetto, si interviene subito con un percorso mirato, nella speranza di non arrivare alla diagnosi.  

Solo in questo modo si può garantire a ogni bambino di poter esprimere nella vita tutte le sue potenzialità!

​Logicamente, laddove è presente una diagnosi fin dalla nascita, come una sindrome genetica (es. sindrome di Down) o sordità gia accertata, è utile iniziare il percorso psico-educativo fin dalle prime settimane di vita, quando il bambino esce dall'ospedale.