La Rieducazione uditiva
Metodo “A.I.T. Berard”

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Il dottor Guy Berard ha scoperto una serie di anomalie della percezione uditiva a livello qualitativo e un metodo per alleviarle o addirittura eliminarle. Queste anomalie sono alla base di disturbi dello sviluppo, del linguaggio, del comportamento, dell’apprendimento, dell’attenzione, dell’umore.
 

Quando si pensa ad un problema all’udito, comunemente si pensa all’ipo-acusia, alla sordità, perché ci si chiede soltanto: “La persona quanto sente?”. 

 

 


 

l dottor Guy Bérard si è soffermato invece sulla domanda: “La persona come sente?”. Ha così illustrato varie anomalie della percezione uditiva a livello qualitativo. Lentezza uditiva, distorsioni uditive, dislateralità uditiva, mancanza di selettività, rimanenze, udito doloroso, acufeni, mancanza del riflesso uditivo, mancanza del sussulto riflesso sono alla base di: ritardi e disturbi dello sviluppo, del linguaggio, dell’attenzione, dell’apprendimento, del comportamento e dell’umore.
Guy Bérard, dopo anni di ricerca sul campo, ha intitolato il suo libro “UDITO UGUALE COMPORTAMENTO” ed ha affermato:
Una constatazione continua su più di 8000 pazienti durante vent’anni di esercizio della specialità otorino-laringoiatrica: il comportamento dell’essere umano è in gran parte condizionato dal suo modo di sentire. In altri termini, esiste un parallelismo quasi costante tra:
- la qualità reale della percezione del mondo sonoro da una parte;
- il modo di essere, di agire, di reagire dall’altra.

Ha elaborato una rieducazione uditiva che mira a ridurre o risolvere le anomalie della percezione uditiva e quindi i disturbi da queste derivati. La presenta così:
“Per restituire la mobilità al gomito, il fisioterapista deve fargli fare movimenti di flessione, di estensione, di rotazione interna ed esterna, forzando progressivamente  il gesto, senza traumatizzarlo. Allo stesso modo è necessario fornire all’orecchio suoni che lo facciano lavorare, che siano alternativamente più forti, più lievi, più alti, più bassi, provenienti da sinistra e da destra. Ciò deve essere fatto con un’intensità sopportabile, non aggressiva, ma tuttavia terapeutica. Deve anche esserci un ritmo adeguato: alterare i suoni troppo rapidamente o troppo lentamente diminuirebbe l’efficacia della rieducazione”.

Il dottor Matteo Faberi è istruttore e rieducatore uditivo “A.I.T. Bérard”.