Perché i primi mesi e anni di vita sono fondamentali per lo sviluppo globale del bambino?
Le neuroscienze hanno chiaramente dimostrato che più il bambino è piccolo, più il cervello è plastico, disponibile ad apprendere e a modificarsi.
In termini di apprendimento, il primo anno di vita vale 9 anni: ciò che un bambino apprende nel suo primo anno di vita, poi lo apprenderà in oltre 9 anni. L’organo dell’apprendimento è il cervello, contenuto nella circonferenza cranica: questa aumenta di 1 cm al mese nei primi 6 mesi di vita e di 0,5 cm al mese nel secondo semestre, quindi 9 cm nel corso del primo anno; in seguito aumenterà 1 cm all’anno nei primissimi anni di vita. La plasticità neurale e quindi le capacità di apprendimento sono massime nei primi anni di vita.
Il primo anno di vita e i successivi devono quindi essere tenuti in seria considerazione e devono essere valorizzati.
Più l'età avanza, di mese in mese, di anno in anno, l'intervento psico-educativo diventa più lento e complesso per due motivi:
- una minore plasticità cerebrale, e quindi disponibilità ad apprendere;
- la possibilità che si siano già formati "vizi patologici", modalità di adattamento al problema di base, che devono essere rimossi.
Prima si interviene meglio è!
Sono Matteo Faberi, psicologo,
laureato in Scienze dell'Educazione e Psicologia Clinica e dell'Educazione.
Sono iscritto all'Albo degli Psicologi
della Lombardia al n. 03/14707
È per me importante responsabilizzare i bambini e i ragazzi fin da subito:
quando sono in grado,
sono loro a prendere e disdire gli appuntamenti, non i genitori.