Le mie convinzioni

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Il grande educatore e profeta don Lorenzo Milani, nella sua scuola di Barbiana, aveva evidenziato il motto: “I care”, vuol dire “Mi interessa, mi sta a cuore”.

Lui scriveva: "Così è stato il nostro primo incontro con voi. Attraverso i ragazzi che non volete.
L'abbiamo visto anche noi che con loro la scuola diventa più difficile. Qualche volta viene la tentazione di levarseli di torno. Ma se si perde loro la scuola non è più scuola. E' un ospedale che cura i sani e respinge i malati. Diventa uno strumento di differenziazione sempre più irrimediabile.
E voi ve la sentite di fare questa parte nel mondo? Allora richiamateli, insistete, ricominciate tutto da capo, all'infinito, a costo di passare per pazzi. Meglio passare per pazzi che essere strumento di razzismo" 

Fiedrich Froebel, primo pedagogista dell’età moderna, scriveva:
"Ogni uomo, fin da bambino, deve essere conosciuto, riconosciuto e venir trattato come membro necessario, essenziale dell'umanità. Solo da questa conoscenza dell'uomo, la sola esauriente e sufficiente, che tutto coglie ed abbraccia, soltanto da questa penetrazione dell'uomo e da questa essenza dell'uomo, donde con una seria ricerca sgorga necessariamente, quasi da sé, tutto l'altro che bisogna sapere per lo svolgimento e l'educazione dell'uomo; soltanto da questa considerazione dell'uomo, fin dall'annuncio della sua apparizione, può riuscire, fiorire, dar frutti, maturare, la vera, genuina educazione dell'uomo"

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